After Radicals there’s speculative

L’apertura del design verso scenari di complessità e inclusione paralleli

Abstract

Per quale motivo il design radicale è stato spesso definito utopico e quello speculativo distopico? Che cosa conduce a qualificare in termini più o meno positivi l’esito e il processo di un progetto, quando questo è comunque sostenuto da fattori strumentali e programmatici di innovazione dirompente, oltre i vincoli e i condizionamenti di un tempo?

Pubblicato
2020-12-31
Come citare
Filieri, J. (2020). After Radicals there’s speculative: L’apertura del design verso scenari di complessità e inclusione paralleli. AND Rivista Di Architetture, Città E Architetti, 38(2). Recuperato da https://and-architettura.it/index.php/and/article/view/414