Linguaggio eretico e disegno d’architettura

La rappresentazione come ricerca interiore del progetto

Parole chiave: eretic, language, representation, drawing, space

Abstract

Nella palese relazione tra linguaggio e disegno d’architettura emerge la corrispondenza della convenzione come elemento essenziale per la costruzione di un elaborato grafico. Convenzione che si traduce in rappresentazione avente carattere di arbitrarietà tra significante e significato dei simboli grafici. Verità rivelata del disegno in grado di aprire il campo alle possibili eresie, dichiaranti l’appartenenza al mondo codificato della rappresentazione, ma che se ne discostano e la contraddicono al tempo stesso, nella misura in cui in cui la rappresentazione richiede un nuovo avvicinamento alla realtà oltre la sua canonica rappresentazione astratta. Eresie grafiche come i cieli tormentati dei disegni di Etienne Llouis Boullè, l’espressiva transizione chiaroscurale delle prospettive del Danteum di Giuseppe Terragni e Pietro Lingeri quale strumento di rivelazione della natura narrativa del progetto, il grafismo simbolico esasperato delle planimetrie di Villa Planchart a Caracas come mezzo d’indagine dell’abitare, la ricerca del significato della forma nei disegni di Aldo Rossi, la rappresentazione sintetica della rovina in Kahn e Le Corbusier come sostanza progettuale e la natura esplorativa degli schizzi di Gehry sino alla sua avanguardistica rappresentazione al computer quale dispositivo di sperimentazione dello spazio architettonico sono alcuni dei temi che questo contributo vuole affrontare.

Pubblicato
2022-06-30
Come citare
De Caro, V. (2022). Linguaggio eretico e disegno d’architettura: La rappresentazione come ricerca interiore del progetto. AND Rivista Di Architetture, Città E Architetti, 41(1). Recuperato da https://and-architettura.it/index.php/and/article/view/426
Sezione
Articoli